19 settembre 2011

12-13 agosto 2011 - Ilha do Moçambique-Chocas e ritorno - Traghetto per il paradiso

Simone è un genio e Gabriele un angelo. O magari un arcangelo. Se non altro ha occhi celestiali. Comunque: Simone, nel viaggio aereo che ci ha portato a Nampula da Pemba, ha scovato una spiaggia bianchissima proprio di fronte all’Ilha do Moçambique, Chocas. E Gabriele ci prenota un bungalow e ci organizza il trasporto.
Partiamo con Husseini e Raimundo: due maghi della vela. Tendono, spostano e arrotolano quella tela rappezzata con una agilità e una maestria di cui non sarei mai capace. E il guscio di noce scivola silenzioso e leggero su un mare color smeraldo alla volta dell’Ilha do Seite Pals (nella foto). Sono attimi perfetti. Concentrati di felicità tali da rendere la mia prosa melensa.
Al primo attracco ci attende un banco di sabbia o, piuttosto, una lingua bianchissima, immersa in un’acqua trasparente. E sulla spiaggia ci aspetta pure una grande stella marina. Tutto è semplicemente magnifico.
Ma i superlativi non sono finiti. Ripartiamo e, dopo diverse manovre di aggiramento, raggiungiamo Chocas e i bungalow del Carrusca Mar e Sol. Forse Gabriele è davvero un arcangelo: grazie a lui siamo stati traghettati in paradiso.
Carlito, il terrore delle stelle marine, ha appena tirato fuori dall’acqua una meraviglia con le estremità rosso ceralacca. Bizzarramente ha quattro gambe, magari abbiamo scoperto una nuova specie, chissà.
Visto che Chocas ci vizia all’esagerazione questa sera, per noi, la luna è quasi piena. E siamo così entusiasti che l’indomani ci svegliamo all’alba per vedere il sole sorgere dal mare.
Infine, on the way back: tramonto con muezzin in stereo dalla terrazza di Gabriele al Patio.

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