A partire oggi non ce la si fa: sull’autobus Tco, che sembra bello e confortevole, non c’è posto. Ergo abbiamo davanti un intero giorno a Beira.
Decidiamo per il mare d’inverno e, al Clube Nautico, restiamo ore seduti su un’altalena a guardare la spiaggia, bella, e a contemplare il mare minaccioso e marrone. Fin quando non ci sorprende la pioggia.
La sera ci concediamo una cena al Tivoli. Non sarà la Panela Africana e non è neppure Sara, solo un asettico ristorante di lusso. E un gran bell’hotel, comunque. Poco distante da noi un tavolo di 8-10 italiani, vestiti come fossero a Milano: ordinano tutti pizza. Ohibò. Vero è che la focaccia all’Escorpião di Maputo, alla Feira Popular, non era niente male. Però.
(la foto non ha nulla a che vedere, però mi piaceva. Pescatore in posa sulla spiaggia di Cabaceira Pequena a Chocas)
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