Il titolo l'ho rubato a David Grossman. Più precisamente a "Follia". Avrei potuto dire che era un omaggio o una citazione, ma cosa diavolo può fregargliene a David Grossman di essere citato da me? Così gliel'ho rubato ma lo ringrazio comunque: è perfetto per i miei deliri da viaggio (ma è meglio se li leggete dal basso in alto)
20 dicembre 2006
Sempre 11 agosto 2006 - Prima sera a Trinidad: note d'antipasto
Ancora non lo sappiamo, ma il concerto per l'aperitivo di ieri sera, alla Canchachara, resterà uno dei migliori di tutta la vacanza. I musicisti sono bravissimi. Magari non particolarmente originali visto che propongono, per lo più, brani del Buena Vista, però proprio bravi. Automatico dunque che per convincere virginie ad acquistare il loro cd (carissimo, in assoluto e anche in relativo: 10 convertibles) basti un battito di ciglia. Poi si rientra: Alexis ha insistito perché cenassimo in casa. In genere Pinocchietto e io preferiamo uscire, ma, a dire il vero, siamo abbastanza stufi del cibo dei ristoranti. Non è un luogo comune: a Cuba si mangia malissimo. Da Nelson, invece, mangiamo piuttosto bene, il che ci permette di affrontare lo spettacolo di musica e danza afro-cubane nelle migliori condizioni di spirito.
Nell'ingresso soggiorno della casa in cui siamo ospiti i due figli di Nelson, un maschio e una femmina, giacciono l'intera giornata in stato semivegetativo davanti a un grande schermo televisivo. Niente plasma o cristalli liquidi, ma Cnn o canali musicali a ciclo continuo. I due sembrano vivere a terra, sdraiati sulla pancia; perennemente annoiati, quando non addormentati, e vagamente spocchiosi, come spesso accade agli adolescenti. Quando i ragazzi lasciano il campo libero, padre e madre prendono possesso della sala rilassandosi sulle sedie a dondolo. Da qualche parte ho letto che i cubani hanno una vera passione per le sedie a dondolo e, in effetti, dopo averle trovate a casa di Nelson, non posso fare a meno di notare che ce ne sono ovunque, in tutti i salottini visibili dalla strada. Quanto alla mia passione per le sedie a dondolo non so da dove venga. Forse, banalmente, da quella grande sedia a dondolo in paglia (allora si diceva così, cosa sarà stato? midollino?) su cui, se chiudo gli occhi, mi sembra ancora di rivedere mia nonna seduta.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
commento di pinocchietto: "ma qui ci voleva la musica"
Posta un commento