Visualizzazione post con etichetta Beira. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Beira. Mostra tutti i post

29 settembre 2011

20 agosto 2011 - Di nuovo a Maputo

Maputo sembra bella a rivederla. Sarà perché il confronto con Beira, la seconda città del Mozambico, va a tutto vantaggio della capitale. O sarà perché sono le sei del mattino di un sabato, la luce toglie il respiro e per strada non c’è nessuno.
Però persino la spiaggia sembra bella. A mezzogiorno. Non come nelle foto esposte al Centre culturel franco-mozambicain ma bella comunque.
E la Baixa ci è ormai familiare. Il Jardin Tunduru ci avvolge col suo fascino decadente e Carlito si spinge addirittura a dire che vivrebbe volentieri un anno a Maputo. Io sogno l’Ilha do Moçambique, invece.
In fondo basta chiudere gli occhi: sta tutto lì.


(nella foto: l'alba a Chocas)

23 settembre 2011

17 agosto 2011 - Beira-Vilankulos - In viaggio

“Pensa direito, anda com Jeito”. È la pubblicità dei preservativi. Dipinta in nero e verde su un muro bianco a caratteri cubitali. Avevo letto da qualche parte che ce n’erano un mucchio, ma, curiosamente, è la prima che noto.
Si lascia Beira attraversando un paesaggio lussureggiante verde intenso, pieno di palme. Qui c’è un sacco d’acqua. Incrociamo poi il fiume Buzi, mentre il paesaggio e gli alberi cambiano. In ogni caso non c’è più nessuna traccia di sua maestà il baobab, vero re del nord del paese.
Intanto via Sms notizie non ottime da Vilankulos (oddio, relativizziamo; ieri sera abbiamo avuto una vera pessima notizia: è morto Christian Yaya, uomo buono e dolce, matematico e papà della Maison de la Joye. E facciamo fatica a non pensarci): domani niente snorkeling e, soprattutto, niente Bazaruto.
Seguono colline, papaye (albero curioso, con pochissimi rami, pochissime foglie e tantissimi frutti) e banani.
L’autobus Tco ci lascia, alle 10.20 di sera, in the middle of nowhere, al buio. E di Jonas, che sarebbe dovuto venire a prenderci, non c’è traccia.


(nella foto, il baobab di Peter's Place, a Pemba, spiaggia di Wimbe)

21 settembre 2011

16 agosto 2011 - Beira - Pausa

A partire oggi non ce la si fa: sull’autobus Tco, che sembra bello e confortevole, non c’è posto. Ergo abbiamo davanti un intero giorno a Beira.
Decidiamo per il mare d’inverno e, al Clube Nautico, restiamo ore seduti su un’altalena a guardare la spiaggia, bella, e a contemplare il mare minaccioso e marrone. Fin quando non ci sorprende la pioggia.
La sera ci concediamo una cena al Tivoli. Non sarà la Panela Africana e non è neppure Sara, solo un asettico ristorante di lusso. E un gran bell’hotel, comunque. Poco distante da noi un tavolo di 8-10 italiani, vestiti come fossero a Milano: ordinano tutti pizza. Ohibò. Vero è che la focaccia all’Escorpião di Maputo, alla Feira Popular, non era niente male. Però.


(la foto non ha nulla a che vedere, però mi piaceva. Pescatore in posa sulla spiaggia di Cabaceira Pequena a Chocas)
Licence Creative Commons
Ce(tte) œuvre est mise à disposition selon les termes de la Licence Creative Commons Attribution - Pas d’Utilisation Commerciale - Pas de Modification 3.0 non transposé. Paperblog